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Principali Attrazioni

Delta del Danubio

Un viaggio verso il Delta del Danubio permette di scoprire un luogo naturale di incredibile bellezza. Questa enorme distesa verdeggiante si estende tra la Romania e l’Ucraina e nasconde sorprese naturali sorprendenti, meta preferita di tanti viaggiatori che intraprendono escursioni avventurose ma estremamente piacevoli. Sicuramente il periodo dell’anno più indicato per un’escursione attraverso il Delta Del Danubio è maggio / agosto.

Il Delta del Danubio, “il fiume dei re e il re dei fiumibagna per 1.075 km (il 38% del suo corso) il Sud della Romania, formando un confine naturale con la Bulgaria e per sfociare poi nel Mar Nero attraverso un bellissimo delta, è considerato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco e area protetta dal WWF, è l’habitat naturale di tantissime specie vegetali, volatili e pesci.

In questo punto il Danubio dopo aver attraversato l’Europa dell’Est, raggiunge la Dobrogea e si getta nelle acque del Mar Nero, in questo delta che è per eccellenza quello conservato meglio di tutta l’Europa. Tra fiumi, paludi, laghi, canali e isolotti quest’area protetta è una location meravigliosa da scoprire.

Lungo il suo cammino, il Danubio attraversa montagne e pianure per raggiungere glorioso il mare lasciando sulla sponda romena porti e paesi la cui vita è stata influenzata e dipende in grande misura dal fiume.

Il periodo ideale per trascorrere una vacanza alla scoperta delle tradizioni antiche dei popoli che vivono in questa zona e incontrare specie animali e vegetali che qui trovano il loro habitat perfetto è la primavera e l’autunno, periodo ideale anche per praticare birdwatching.

Ampia ed eterogenea è la fauna del Delta, tra cui si distinguono volpi, gatti selvatici, lupi, cinghiali e cervi. Il Delta si è formato, e continua a formarsi, intorno ai tre principali canali del Danubio e ospita il canneto più grande del mondo. Ecco cosa vedere, come arrivare e come muoversi nel Delta del Danubio.

Le principali città-porto sono Orsova, eretta sulle rovine del castro romano Dierna, Drobeta Turnu Severin, dove possono essere ammirati i ruderi del castro romano, delle terme e del ponte costruito da Apollodoro di Damasco che permise alle legioni romane comandate dall’imperatore Traiano di attraversare il Danubio e poi di vincere la guerra contro i Daci, Calafat, Turnu Magurele, Giurgiu che deve il suo nome ai navigatori genovesi che avevano chiamato il porto San Giorgio, Oltenita dove si trova il sito archeologico Gumelnita (le tracce di un’anticà cività che porta lo stesso nome), Calarasi, Braila, Galati, Tulcea e Sulina. Eretta mille anni fa, Sulina (allora si chiamava Selina) diventa nel 1318 porto genovese. In seguito alla convenzione russo-austriaca firmata a Sankt Petersburg nel 1840, Sulina viene nominata porto marittimo-fluviale e vengono messe le basi della navigazione libera sul Danubio. Nel 1856 nasce, con la sede a Sulina la Commissione Europea del Danubio di cui facevano parte i rappresentanti del Regno Unito, Francia, Austria, Germania (Prussia), Italia (Sardegna), Russia e Turchia. Sulina diventa porto franco e ha uno sviluppo veloce assicurato anche dallo statuto di neutralità sia in tempo di pace che di guerra. Si può dire senza sbagliare che a Sulina è nato e si è sviluppato per la prima volta il concetto dell’Europa Unita manifestato attraverso un profondo spirito di tolleranza e convivenza multietnica. Alla fine del secolo XIX Sulina aveva una popolazione di 4889 abitanti di cui 2056 greci, 803 romeni, 558 russi, 444 armeni, 268 turchi, 211 austriaci, 173 ebrei, 117 albanesi, 49 tedeschi, 45 italiani, 35 bulgari, 24 inglesi, 22 tartari, 22 muntenegrini, 21 serbi, 17 polacchi, 11 francesi, 6 danesi, 4 indiani e 3 egiziani che manifestavano liberamente la loro religione. Dopo la Seconda Guerra Mondiale l’influenza sovietica ha cancellato tutte lle tracce della storia di 83 anni della Commissione Europea del Danubio e ha portato al declino la vita socio-economica della città.

Il Delta del Danubio – un paradiso terrestre

Guardato dalle colline della città Tulcea, il Delta del Danubio sembra una vasta distesa di verde attraversata di nastri argentati. Abitat naturale per più di 1200 specie di piante, con la più ricca fauna ornitologica (più di 300 specie tra cui tante specie di pellicani) e ittica (più di 100 specie tra cui ricordiamo l’aringa del Danubio e gli storioni) del Vecchio Continente, il Delta del Danubio è la più grande riserva della biosfera dell’Europa, con una superficie di 2.681 kmq. Dal punto di vista geologico il Delta del Danubio è una pianura ancora in formazione con un’altitudine media di 50 m composta da rilievo positivo (terra) e rilievo negativo (tutto quello che significa acqua – i braci del Danubio, i laghi ecc). Ogni anno la quantità di alluvioni portate del Danubio fa sicché la terra avvanzi riducendo così il rilievo negativo. I tre grandi braci attraverso cui il Danubio sfocia nel Mar Nero sono Chilia, Sulina (navigabile) e Sfantu Gheorghe. A questi si aggiungono i cosiddetti braci secondari tipo Rusca, Litcov, Uzlina ecc con profondità non superiore ai 4 m e una serie di laghi come Fortuna 906 ha, Matita 618 ha, Rosu 1.331 ha, Gorgova 1.281 ha. Sia nel delta fluviale che nel delta fluvio-maritimo si trova una vegetazione richissima. La terra ferma è coperta di boschi di pioppi, querce, salici, meli e peri servatici ma anche vite selvatica e liane (Letea, ad esempio, grazie alle sue liane ha l’aspetto di una foresta tropicale), mentre gli isolotti galleggianti sono costituiti da un intreccio di rizomi, radici di piante acquatiche e terra. La flora acquatica è dominata dalla ninfea bianca, ninfea gialla e vari tipi di canne che formano l’abitat ideale per le varie specie di uccelli autoctoni o di passaggio: pellicani, cormorani, anatre e oche selvatiche, aironi ecc. Tra i mammiferi che popolano i boscho ricordiamo il cinghiale, il lupo, il gatto selvatico, l’ermellino, la lontra, la martora mentre nelle acque hanno trovato casa gli storioni, la carpa, il pesce gatto, il lucio, la lucioperca, la murena e tante altre specie di pesci che fanno del Delta del Danubio un paradiso per i pescatori. Nel 1990, il Delta del Danubio è stato dichiarato riserva naturale della biosfera. Nello stesso anno è nata l’Amministrazione della Riserva della Biosfera Delta del Danubio (www.ddbra.ro).

Cosa Vedere

Tulcea

La vostra avventura può partire da Tulcea all’inizio del delta del Danubio. Tulcea è una cittadina fondata nell’VIII secolo a.C. con il nome di Aegyssos, che vanta alcuni musei interessanti, tra cui il Museo della storia e dell’archeologia e il Museo del turismo ecologico.

Museo della storia e dell’archeologia

Museo importante per ammirare i reperti riguardanti il territorio del delta oltre a quelli legati alla storia della città, qui si trovano alcuni reperti archeologici rinvenuti nei pressi della Fortezza di Aegyssus, una zona di Tulcea di origine celtica edificata nel IV secolo a.C. La fortezza, nei primi secoli dopo l’anno 0, fu adibita a quartier generale e poi utilizzata come residenza episcopale mentre ad oggi è un sito archeologico a cielo aperto.

Museo del turismo ecologico del Delta del Danubio

In questo sito culturale si possono ammirare autentiche esposizioni riguardanti le oltre quaranta specie di vegetali e le numerose varietà di uccelli, rettili e mammiferi autoctoni. Il complesso museale comprende anche l’acquario, nelle cui 150 tonnellate d’acqua nuotano 24 specie di pesci tipici della zona e dove sono presenti delle vasche con fantastici coralli e pesci pagliaccio coloratissimi.

Monasteri, Delta del Danubio

Fortezza di Halmyris

Situata a meno di un’ora di auto da Tulcea, anche questo sito è legato alla storia della regione. Questo luogo un tempo era abitato dai romani e poi dai bizantini, poi fu fatto sede dell’esercito. Nei secoli successivi la flotta danubiana creò qui la sua base.

Sulina

Immancabile da visitare con un’escursione in battello, Sulina è il maggiore centro abitato del delta, raggiungibile solo in barca in quanto non ci sono strade che lo collegano al resto della Romania. Da visitare sono il vecchio faro edificato agli inizi del XIX secolo e la cattedrale ortodossa di San Nicola e Alessandro.

Villaggio di Letea

Letea è un delizioso villaggio di pescatori, caratterizzato da case in legno dipinte di blu, bianco e verde, coperte in buona parte dal tipico tetto di canne. Molti abitanti sono o Vecchi Credenti, o cristiani ortodossi di origine ucraina, migrati qui molti secoli fa per scampare alle persecuzioni religiose.

Foresta di Letea

Proseguendo dal villaggio di Letea si raggiunge la foresta di Letea, consideratala la foresta subtropicale più a nord d’Europa. Qui il paesaggio qui è caratterizzato da querce che si alternano a dune e distese sabbiose.

Come arrivare

Aereo

– Per arrivare a Bucarest in aereo sono disponibili due aeroporti cittadini: L’Aeroporto Henri Coanda di Otopeni, distante 16 km, e l’Aeroporto Aurel Vlaicu, distante circa 7 chilometri dalla capitale. Da qui bisogna prendere l’auto fino a raggiungere la cittadina di Tulcea oppure Murighiol.

Treno

– Si può arrivare a Bucarest in treno e poi raggiungere Murighiol in auto l’ultima località dove si può arrivare in macchina.

Auto

– Direttamente in auto si può attraversare Bucarest e proseguire fino a Murighiol.

Come muoversi

Una volta giunti al Delta del Danubio gli unici mezzi con cui ci si può muovere sono il traghetto e le barche, che sono anche gli unici mezzi di trasporto con i quali si può attraversare il fiume.

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